lunedì 5 dicembre 2011

Le neuroscienze portano l’uomo al centro: il cervello non ha eguali nel cosmo | UCCR

Le neuroscienze portano l’uomo al centro: il cervello non ha eguali nel cosmo | UCCR:

Nelle librerie anglosassoni è uscito un libro veramente interessante, decisamente scomodo per razionalisti, riduzionisti, materialisti e tutto il rimasuglio di positivismo scientista che siamo costretti a trascinarci ancora dietro. Il titolo è “The Brain is Wider Than the Sky“ (“Il cervello è più ampio del cielo”, W&N 2011) e l’autore è il giornalista scientifico Bryan Appleyard.

Il volume è basato su tutta una serie di interviste dei più importanti neuroscienziati in circolazione sul funzionamento del cervello, per giungere alla conclusione che non siamo affatto vicini ad auto-comprenderci e che probabilmente non riusciremo mai. Il cervello è lo strumento più complesso e affascinante in tutto l’universo, superiore di gran lunga a qualsiasi mega-computer esistente. Come scrive nella recensione il neuroscienziato Daniels Anthony, docente presso la Oxford University, «la natura, la qualità e la ricchezza della nostra vita interiore non sarà mai completamente spiegabile o traducibili in termini fisici, e – inoltre – sarebbe terribile se si potesse fare». Dire il contrario, continua Antony, significa assumere «l’arroganza scientifica e razionalista, primo perché ci si illude di credere che si possa capire pienamente noi stessi per mezzo del metodo scientifico, secondo perché il progresso tecnologico non migliora necessariamente la qualità della nostra vita, e terzo non si può catturare in modo descrittivo il controllo dei sistemi infinitamente complessi che guidano i nostri scopi».

L’autore spazia anche su altri argomenti, ma volti tutti a dimostrare l’irriducibilità umana. In un capitolo Appleyard scrive: «La
teleologia è la convinzione che la natura si autodetermini ad uno scopo
, che si sta muovendo verso qualcosa, se questo è il regno di Dio o una società giusta… Una linea dura di teleologia potrebbe sostenere che la scimmia si sia volutamente evoluta in un essere umano…Ma questo, per il materialista, è misticismo. D’altra parte, la teleologia è tutto intorno a noi. Senza questa forma di teleologia, il mondo diventa incomprensibile». Le qualità estetiche ed emozionali, come confermano gli scienziati a cui rivolge le domande, sono irriducibili alle neuroscienze e non potranno mai essere descritte in termini neurologici. Al contrario di tutte le filosofie atee e riduzioniste che aspirano a ridurre l’uomo ad un essere insignificante, a un “nient’altro che” per dimostrare che non c’è nessuna creazione a “immagine e somiglianza di Dio”,
il cristianesimo ha sempre valorizzato e innalzato l’uomo
, a partire dall’incarnazione stessa di Dio in un effimero corpo umano. Le neuroscienze oggi, abbandonata l’ideologia positivista, stanno riportando sempre più al centro dell’universo (della creazione) l’essere umano dimostrandone l’assoluta unicità rispetto a tutto il resto. Quasi come fosse davvero “il preferito” di tutto il cosmo, colui a cui tutto tende.

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